Separazione e divorzio - aiuto psicologico “La rassegnazione è una delle nostre virtù popolari. Più che il fulgore della vittoria, ci commuove la fermezza dinnanzi all’avversità” Octavio Paz

Separazione /divorzio

Separarsi da chi o da cosa? E quali possono essere su di noi gli effetti emotivi della separazione?

Il tema della separazione è molto ampio e colpisce diversi contesti di vita nelle relazioni umane. Separarsi da un coniuge o un partner con il quale si è condiviso un tempo significativo nell’esperienza dell’essere assieme, separarsi da un figlio, una madre, un padre, un fratello/sorella per ragioni di vita, cambiare un lavoro, lasciare la propria città per motivi di studio, attività,  affetti ecc. La separazione, in generale, rappresenta di per sé un evento che impone alla persona un riadattamento che, anche quando si è al meglio delle proprie possibilità e risorse personali sia psicologiche sia materiali, richiama comunque l'individuo ad essere presente nella gestione di alcune difficoltà che possono presentarsi. Il distacco non sempre viene elaborato con successo, spesso infatti per alcune persone può essere un’esperienza traumatica in quanto portatrice di cambiamenti a cui non si è preparati. Tale esperienza può essere così vissuta con angoscia e un forte senso di solitudine, rabbia e/o impotenza, come accade per esempio alla fine di una relazione di coppia, per il timore di perdere la persona amata o ritenuta indispensabile per soddisfare un proprio bisogno di protezione. Questo sentimento di profonda inquietudine lo potremmo generalizzare a tutte le situazioni suindicate, nei casi in cui la realtà del soggetto porta con sé dinamiche psicologiche più complesse da gestire.

 

Cosa accade alla coppia quando si separa?

L’esperienza della separazione nel campo della relazione di coppia è quella che ha da sempre un richiamo maggiore per la forte risonanza che implica tale relazione nella vita di ciascun individuo, al punto da renderla affine al tema della morte di una persona cara. Accettare la fine di un amore è un processo psicologico doloroso e complesso che rispecchia la profondità delle implicazioni iniziali dello stare assieme e che successivamente procedono nel corso di una relazione sentimentale: la condivisione di un progetto di vita, credere negli stessi valori e metterli in gioco assieme nell’impegno quotidiano, condividere sogni per il futuro, avere la speranza che tutto questo duri per sempre. Per tale ragione la dissoluzione del legame non costituisce solo la fine di una storia d’amore importante ma anche di tutto quello che una unione, legale o di fatto, rappresenta a livello psicologico: è quindi la fine di un progetto di vita in cui si era creduto e scommesso, dei sogni per il futuro, di una relazione che si sperava sarebbe durata a lungo nel tempo.

Quindi la separazione fino al divorzio diventa una perdita affettiva importante che racchiude in sé tante altre dissoluzioni (economiche, pratiche, sociali, familiari, ecc.) e in quanto tale è in grado di toccare in modo profondo l’identità e l’autostima. Ciò accade in particolar modo a chi tra i due subisce la decisione della chiusura perché dovrà gestire emotivamente la sensazione di rifiuto e di sentirsi abbandonato, con tutte le implicazioni che ne derivano sul tema della fiducia nell’amore in una prospettiva futura. E’ raro infatti che la decisione di chiudere un rapporto sia di comune accordo e questo definisce anche alcune differenze rispetto all’impatto che ha la sofferenza sui due elementi della coppia. Chi subisce la decisione certamente sta peggio di chi si fa promotore, ma ciò non toglie nulla al dolore di quest’ultimo che comunque dovrà fare i conti con la responsabilità della decisione presa, con i dubbi di aver fatto o no la scelta giusta per sé e, se sono presenti, per i figli (questione che rende ancora più complesso il tema della chiusura). Invece la parte che subisce la decisione di porre fine alla relazione, anche se soffre intensamente, può riuscire a superare questa esperienza così dolorosa, uscendo dalla separazione con “Io” più forte ed una rinnovata consapevolezza delle proprie risorse personali e delle infinite possibilità che la vita può sempre offrire.

 

Quali sono le fasi e le emozioni che si attraversano durante il vissuto della separazione?

L’elaborazione emotiva della separazione si sintetizza generalmente in 4 fasi:

  • Fase di negazione: il coniuge o partner che viene lasciato rifiuta la realtà dei fatti e cerca di fare il possibile per recuperare la relazione interrotta. Prevalgono emozioni di forte angoscia e collera a cui possono far seguito desideri di punizione e vendetta.
  • Fase della resistenza: pure avendo acquisito con gradualità la consapevolezza della fine del rapporto, restano ancora presenti forti sentimenti di rabbia e rancore, o implosivi o sfogati direttamente sul partner in un ritorno di ricatti, accuse, inganni, implorazioni tali da congelare la relazione sul tema del conflitto.
  • Fase della depressione: periodo di sospensione e inattività come strascico finale del precedente burrascoso. In questa fase il soggetto contatta un senso di profondo scoraggiamento e solitudine, la delusione è fortissima e il dolore della sconfitta rende inermi.
  • Fase dell’accettazione: i significati sul tema della fine si ridefiniscono in una nuova luce che da un senso più ampio a ciò che è accaduto. La separazione viene elaborata attraverso nuove valutazioni che aprono alla possibilità di guardare verso un futuro diverso e ancora possibile. I sentimenti dolorosi si attenuano, l’angoscia sia affievolisce.

 

Quando è utile un aiuto psicologico?

Elaborare da sé tutti questi sentimenti che oscillano tra rabbia, disperazione e dolore a volte può essere complesso, proprio per la natura invasiva di certe emozioni e per la vulnerabilità con cui la persona ha da fare i conti, assieme a tutte le altre richieste del vivere quotidiano. Se la persona riesce nel tempo ad orientarsi da sola nella gestione di tante dinamiche non sarà necessario richiedere il supporto esterno di un esperto psicologo, ma in caso contrario può invece essere di grande aiuto un intervento psicologico nel quale trovare un supporto valido che sostenga il soggetto nell’elaborazione dei suoi stati d’animo. E’ di fondamentale importanza imparare a leggere la situazione, vissuta come negativa, partendo invece dall’idea di un’opportunità dalla quale possono nascere nuovi percorsi di vita; nuove prospettive e comprendere che il futuro può ancora essere migliore e riservare cose buone.

Psicologa Roma Dott.ssa Beatrice Caponi - Psicologa Psicoterapeuta

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